03/10/15

0)Il ragazzo stanco al centro della stanza

Il ragazzo stanco ha un pensiero fisso in testa e quel pensiero non sei tu. Si guarda intorno e non vede, si siede accanto e non sente.
Si sente solo e stanco al centro di una stanza piena di esseri che non lo guardano per come e quanto dovrebbero. ha una faccia stanca , una testa che non e' uniforme e visto che appare come brutta, questa e' l'unica cosa che lo definisce

Il Foglio Stanco

Stanco di subire parole senza senso, create appositamente per indurre attenzione ed interesse.
Il foglio stanco si rivolse all'autore e lo pregò di smettere, non aveva molto da dire, era solo stufo di non essere valorizzato, di essere usato, impropriamente e soprattutto di non trovare mai il conforto di una considerazione. Era sempre l'inizio di uno stato, il contenitore di lacrime o di sogni, di rabbia o di passioni, ma il suo stato qual era? Dove viveva e chi si curava di lui dopo la fine della pulsione o del lavoro che aveva richiesto la sua presenza?
Senza indugio ulteriore l'autore scrisse-ti amo foglio, perché in te riesco a trovare i miei vuoti, perché in te vivo quello che non esprimo, tu sei importante, sei il mio valore più alto, sei molte più cose di quelle che dico -
In un attimo il foglio riprese vigore, si riempì di parole e cominciò a prendere forma, il foglio stanco salì sempre più in alto, cominciò a formare una catena indivisibile, foglio, dopo foglio... scalò la sua montagna e raggiunse la cima, creando il suo panorama e attendendo, con pazienza, la visita di occhi nuovi e vogliosi di fare la sua conoscenza.
Composto martedì 30 novembre 2010
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/racconti/incipit/racconto-119288-1>